Ospite della serata il Prof. Alberto Pagani, docente in sicurezza e terrorismo presso l'Università di Bologna. Il Presidente del nostro Club, Matteo Lodi, ha letto una sintesi del corposo curriculum del nostro ospite, romagnolo, nato e residente ad Alfonsine (RA).
Laureato in scienze politiche presso l'Università di Bologna, ha seguito il corso di formazione professionale presso il Centro di Alti Studi della Difesa, ed ha ottenuto master in strategia e sicurezza presso le Università di Torino e Firenze. Il Prof. Pagani è stato deputato della Repubblica per due legislature dal 2013 al 2022. Dal 2020 al 2022 è stato componente della delegazione parlamentare presso la NATO.
Il Professore ha poi pubblicato diversi libri riguardanti intelligence e terrorismo e tenuto molti corsi di formazione su questi argomenti. Ha iniziato spiegando cosa si intende per "intelligence", brutalmente si può chiamare spionaggio, ovvero la raccolta di informazioni che tutti gli stati, democratici o no, fanno in continuazione.
Queste informazioni servono ai "decisori politici" (i capi dei governi) per le scelte volte all'interesse nazionale. Questa attività è antichissima, ma ai nostri giorni sono cambiati profondamente gli strumenti utilizzati.
Nel nostro paese l'intelligence dal dopoguerra ha avuto un carattere principalmente militare, almeno fino alla caduta del muro di Berlino. Era in corso la cosidetta "guerra fredda" che è stata anche una guerra di spie. Dopo questo avvenimento, è terminato il dualismo fra le due superpotenze: Stati Uniti- Unione Sovietica. Si è giunti ad una condizione "multipolare" od addirittua "apolare", cioè si possono fare affari con paesi diversi ed ex nemici, come ad esempio la Cina, e nel frattempo essere in concorrenza con paesi alleati come la Francia o la Germania.
La seconda data importante è l'undici settembre del 2001. L'Occidente si rende conto che esiste un grande pericolo, che è il terrorismo internazionale. Le istituzioni di intelligence hanno dovuto affrontare un nuovo nemico, più complesso e meno individuabile, anche se militarmente meno forte. Le leggi che governano l'intelligence sono di conseguenza cambiate. E' diventata preponderante la parte civile rispetto alla parte puramente militare; le guerre sono diventate "ibride", cioè combattute a più livelli: tramite l'economia, gli attacchi cibernetici, il controllo dell'informazione ecc...
la nuova intelligence del nostro paese deve raccogliere ed analizzare in primo luogo le minacce economiche, più che quelle militari.
La tecnologia permettere di avere nuovi strumenti per la raccolta delle informazioni: ascolto delle comunicazioni elettroniche, satelliti, ecc..
Esiste però ancora l'ascolto personale, ovvero agenti che vivono all'estero, sotto copertura, e che raccolgono informazioni in vari modi più o meno leciti.
Esiste uno scambio di informazioni fra paesi alleati, ma difficilmente sono gratis, nel senso che io ti dico una informazione in cambio di una che mi dai tu.
Rispetto a poco più di un decennio fa, la nostra vita è molto più dipendente dalla rete Internet. Quasi tutto quello che facciamo (acquisti, scambio di messaggi, controllo di dispositivi domestici collegati) passa per la rete Internet, come pure tutte le attività delle aziende.
Questo nuovo campo si presta a due tipi di minacce. I truffatori che colpiscono singole persone od aziende per rubare dati sensibili o carte di credito, e gli attacchi informatici che possono colpire infrastrutture strategiche per il paese, come energia, trasporti, comunicazioni. Per proteggere il paese da queste minacce l'intelligence deve procurarsi i mezzi ed il personale per fargli fronte. L'intelligence del nostro paese ha fatto molti passi aventi negli ultimi anni, migliorando le sue competenze, e si pone il compito di proteggere le nostre aziende, le nostre infrastrutture e di conseguenza il benessere del paese.
Alla fine dell'interessante relazione ci sono state numerose domande volte ad approfondire i vari temi toccati.
Ad esempio come si assume il personale delle Agenzie?
Non c'è un concorso pubblico! Si possono fare le domande, ma la selezione viene fatta cercando le persone più portate o con studi adeguati. Il lavoro di questi agenti viene mantenuto il più riservato possibile per evidenti motivi di sicurezza.
Altre domande hanno riguardato la situazione geopolitica attuale, e saremmo andati ancora avanti a parlare, fino a quando il Presidente ha dovuto chiudere la serata, data la tarda ora. Primo Zannoni