Gianmario RONCAROLO, titolare dell'Hotel Europa, ci ha lasciato.
Per ricordarlo abbiamo pensato di dar voce al nostro socio più anziano, Enrico FAVA, socio del nostro club dal 1974, che ha conosciuto Gianmario fin dal primo momento che arrivò a Cento.
I funerali si svolgeranno Venerdì 1° Marzo alle ore 15.00 al Santuario della Rocca di Cento
Ricordo:
Quando Claudio mi ha chiesto se avessi qualche ricordo legato a Gianmario da raccontare, essendo io il rotariano con più anzianità nel club, la mia mente è corsa subito a quel momento, in quel ristorante davanti alla nostra casa gestito dalla sig.ra Anna, L’hotel “Moderno” in via Ferrarese.
Era il 30 novembre, il giorno del mio compleanno e, quella sera del 1957, mio padre disse che non avrebbe potuto essere presente alla mia festa perché al ristorante, di là dalla strada, si sarebbe data vita alla cerimonia inaugurale del Rotary Club di Cento.
Da quella sera, gran parte della mia famiglia è sempre stata legata al ristorante della sig.ra Anna dove il Rotary ha sempre trovato quell’ospitalità e quel calore che ci hanno accompagnato fino ad oggi.
Passarono circa 10 anni e l’hotel si trasferì in via IV Novembre in una nuovissima sede col nome di “Hotel Europa”; destino vuole che fosse sempre di fronte a casa Fava. E’ in quell’albergo che alloggerà il giovane Gianmario, perito agrario trasferitosi a Cento nel 1979 da Vercelli, per seguire le pratiche legate ai danni da grandine. Qui incontra Maria Cristina e cominciano a volersi bene, tanto che 2 anni dopo si sposeranno.
Insegna educazione tecnica alle scuole medie.
Ha una grande conoscenza di ciò che la terra può dare nutrendo una grande passione per la floricoltura, tanto da essere riconosciuto “pollice verde” per i risultati che riusciva ad ottenere, in particolare con certi fiori pregiati. Continuerà a praticare l’insegnamento fino al 1986 quando, raggiunta l’età della pensione, potrà dedicarsi a tempo pieno all’albergo.
Per provenienza e per le conoscenze trasmesse da un cugino produttore di riso, si appassionerà in modo particolare a questo cereale, diventando profondo conoscitore di tutti gli aspetti della sua gestione, dalla coltivazione al piatto servito in tavola. Del riso conosceva tutto, dal canto delle mondine mentre veniva piantato nella terra sott’acqua, a come doveva essere essiccato e trattato. Proprio per la passione verso questo prodotto organizzava una giornata all’Hotel Europa intitolata “Il riso in festa” e in quell’occasione dava tutto se stesso.
Questa è una brevissima storia della persona.
Ma chi era Gianmario veramente?
Veramente era l’uomo più attento, capace e disponibile che si possa immaginare, era buono e sensibile e si faceva volere bene da tutti. Non c’è commento di rotariano che, parlando di lui, non si sia espresso in questi termini. Ed era bello vedere il suo entusiasmo quando l’albergo viveva quelle serate rotariane speciali dove il suo contributo era sempre rassicurante.
Marito e padre premuroso esprimeva, quando parlava del figlio, l’orgoglio per i risultati ottenuti nel campo della musica.
In tanti anni la nostra famiglia ha avuto occasione di avvalersi della sua professionalità e così si sono create le condizioni per conoscerlo più a fondo e, proprio per questo, lo stimavamo molto.
La sicurezza di poter contare sulla sua sensibilità garantiva ai nostri amici il vero piacere dell’ospitalità.
Quando ieri ho detto a Bianca che Gianmario non c’era più, ho visto in lei una vera commozione.
Al ristorante tutti sentivamo con quanta attenzione cercasse di accontentarci. Con la sua scomparsa abbiamo perso un riferimento, una persona indimenticabile che ci mancherà tantissimo.
Con sincero cordoglio, unito a tutti i soci rotariani, abbraccio Maria Cristina, Franco e Chiara. Con tanto affetto
Enrico