Serata d’altri tempi, si respirava un’aria molto particolare nel Castello di Panzano, alle porte di Castelfranco Emilia, dove attualmente c’è il Museo di Auto d’epoca di Mario RIGHINI e dove il nostro Giorgio GARIMBERTI (definito da Righini “il Marchionne dei motori”) ci ha portato a visitare questa splendida collezione. A fine visita ci è stata servita un’ottima cena a buffet sotto uno fresco porticato all’interno di un giardino del castello. Il nostro ospite si è dimostrato uno impareggiabile “intrattenitore” raccontando storie ed aneddoti della sua lunga storia professionale, mettendo in risalto la sua grande simpatia. A fine serata il Presidente Cristofori, oltre al classico gagliardetto del Club, ha fatto dono a Mario Righini della scultura “NIKE” che nonostante il nome faccia pensare una nota marca di articoli sportivi… trattasi dell’emblema della vittoria, scultura creata dal nostro socio Salvatore Amelio, all’indomani del terremoto e diventata una “icona” che viene omaggiata dal Club agli amici “particolari”.
Due note su Mario RIGHINI
Mario Righini, imprenditore bolognese, è uno dei grandi collezionisti italiani di auto storiche: la sede della sua azienda Righini Demolizioni, che si occupa prevalentemente di rottamazioni e di commercio di autoveicoli, è ad Anzola. La sua grande passione per il recupero e il restauro di auto antiche inizio' in giovane eta' mentre vedeva demolire automezzi requisiti dallo stato, ripromettendosi che da grande avrebbe conservato il più possibile auto e moto d'epoca che rappresentano la storia dei motori nel nostro paese. Sposato, con due figlie e tre nipoti, due dei quali seguono le orme del nonno affiancandolo in azienda, Mario Righini abita in un castello un tempo appartenuto alla famiglia Malvasia a Panzano, una frazione del comune di Castelfranco Emilia, sede della sua preziosissima e prestigiosa collezione di autoveicoli che sfiora i mille pezzi, tra i quali veri e propri gioielli della storia internazionale ed italiana. Collezionare automobili d’epoca è un arte ed un mestiere: Mario Righini, con poesia e sentimento, tramuta la passione di una vita in un impegno ed un’azienda in cui ha creduto e che ha portato per questo al successo. L’azienda nacque nel 1936 da una tradizione di famiglia, che diventò un mestiere di 3 generazioni;: subito dopo la Seconda Guerra Mondiale infatti, il padre di Mario acquistò centinaia di mezzi bellici lasciati in Italia dagli alleati, molti dei quali vennero risistemati e rimessi in strada. Erano veicoli dal marchio mitico: Dodge, Bedford, Chevrolet che venivano raccolti nel deposito di Argenta e poi trasferiti a Crespellano ed infine ad Anzola. Autoveicoli che hanno fatto la storia d’Italia e che Mario Righini colleziona con orgoglio e fierezza: sposato, con due figlie e tre nipoti, due dei quali seguono le orme del nonno affiancandolo in azienda, Mario Righini abita in un castello un tempo appartenuto alla famiglia Malvasia a Panzano, una frazione del comune di Castelfranco Emilia, sede della sua preziosissima e prestigiosa collezione di autoveicoli che sfiora i mille pezzi, tra i quali veri e propri gioielli della storia internazionale ed italiana. Il gioiello della collezione Righini è l’Alfa Romeo 2300 Monza appartenuta a Tazio Nuvolari, che concesse con piacere ai produttori del film sulla vita di Enzo Ferrari, assieme ad un altro gioiello della collezione, forse il più ambito da tutti i collezionisti e amatori di auto, cioè la prima auto costruita da Enzo Ferrari nel 1940, realizzata per Alberto Ascari, l’Auto Avio Costruzioni tipo 815, comprata dapprima in società con un amico e poi rilevata totalmente da Righini Mario.
Altri pezzi storici, gioielli privati della collezione Righini, sono una Chrysler appartenuta a papa Giovanni XXIII e altre due Cadillac 8 cilindri appartenute al Vaticano. Azienda Inoltre fanno eco moto, pullman, le allora chiamate “corriere”, trattori, un idrovolante ed una bicicletta a doppia trazione dei primi anni del ‘900: tutti pezzi unici custoditi nella collezione di Mario Righini a Panzano dal 1957 in avanti. Nel 1958 nacque l’azienda Righini Demolizioni, con lo scopo di acquistare autoveicoli circolanti o meno per demolirli oppure recuperarli e rivenderli: dunque demolizione autoveicoli, smaltimento mezzi, demolizioni di ogni tipo di veicolo, sia esso demolizione camion, demolizione di navi, demolizione di moto, di automobili, di macchine movimento terra, di rimorchi, fino a demolizione di autobus, demolizione di corriere, demolizioni di auto sinistrate, demolizioni di camion sinistrati, semirimorchi ecc..
Tutto ciò che si definisce mezzo per Righini Demolizioni è una potenziale risorsa: i mezzi vengono recuperati e rivenduti perfettamente funzionanti, oppure smaltiti e demoliti in azienda. Righini Demolizioni, nella sua attività di demolizione mezzi a Modena e Bologna, recupero e smaltimento di veicoli, collabora con le forze pubbliche armate, come la polizia, la marina militare, i vigili del fuoco, le aziende pubbliche e private. Righini demolizioni è attiva nella demolizione mezzi e nel recupero e smaltimento veicoli principalmente in tutto il nord Italia, ed in modo specializzato nella demolizione di mezzi a Modena e Bologna.
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a sx: vista delle tavole con gli amici presenti
a ds: Il Presidente Cristofori con Mario Righini e Giorgio Garimberti